Sono stati infatti selezionati i sei progetti finalisti, tra i quali, in un appuntamento in programma venerdì 11 dicembre al Maker Faire, verranno scelte le due aziende vincitrici: si tratta di una tappa importante nel percorso che proseguirà nei prossimi mesi fino ad Expo Dubai dove l’evoluzione del settore sarà oggetto di iniziative ed eventi presso il Padiglione Italia.

Giunge alle battute conclusive il contest #Agrifuture. L’iniziativa, promossa da Santa Chiara Lab, con Maker Faire Rome The European Edition, Commissariato italiano per Expo 2020 Dubai e con il supporto di Rinnovabili.it, vedrà premiate questa settimana le migliori pratiche di innovazione sostenibile delle aziende agroalimentari italiane.

I progetti delle sei aziende finaliste
- Agrorobotica: Una start-up di Scarlino (GR) che si occupa di agricoltura di precisione ed in particolare di progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi innovativi di monitoraggio e della programmazione dei loro algoritmi di apprendimento. Il gruppo di startupper ha puntato tutto sulla realizzazione di “SpyFly”, una trappola robotica rivoluzionaria per il monitoraggio dei parassiti. Ogni SpyFly raccoglie i dati sulla presenza dei parassiti e li trasmette agli operatori agricoli, consentendo un pronto intervento
- Esperia S.R.L.: Piccola azienda dell’aretino che ha puntato sulla creazione di un impianto di gassificazione innovativo, in grado di processare biomasse eterogenee con un livello di umidità fino al 50%. Da esso sono ottenuti due sottoprodotti: Biochar BioDea, per la trasformazione della biomassa in gas di sintesi ed energia, e il Distillato di Legno Biologico BioDea, un corroborante ricco di acido acetico, polifenoli e tannini, potenziatore delle difese delle piante e dell’apparato radicale. La Pratica presenta aspetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale
- Ferrari Farm Società Agricola: Piccola azienda di nuova generazione vicino Rieti, che porta avanti la tradizione della regione del Cicolano attraverso la ricostituzione di un orto e frutteto biologico di circa 3.500 piante di differenti varietà autoctone, coltivate nel rispetto della tradizione. L’innovazione è realizzata da un impianto di coltivazione idroponica, unico in Europa, che utilizza serre ermetiche e sterili completamente computerizzate. In particolare molte delle tecnologie utilizzate all’interno delle serre derivano dall’applicazione di tecnologie che provengono dagli studi di diversi Enti di ricerca impegnati nello sviluppo del c.d. “agro-spazio”
- Irritec S.p.A.: Grande gruppo societario siciliano del messinese (Capo d’Orlando), aderente al Patto Mondiale delle Nazioni Unite (United Nations Global Compact), che dal 1974 effettua attività di micro irrigazione ad alta tecnologia per agricoltura e giardinaggio, con 11 sedi produttive e commerciali e presente in oltre 120 Paesi. Il gruppo ha presentato EXXtreme tape™, un’ala gocciolante leggera con la superficie filtrante più estesa al mondo, progettato appositamente per “acque difficili”, poiché consente l’irrigazione con acqua meno filtrata
- Planet Farms: Start-up milanese, che si occupa di vertical farming. Il progetto dell’azienda comporta, in particolare, la costruzione della più grande vertical farm in Europa, una delle più grandi al mondo (l’impianto si estenderà su una superficie di oltre 9.000 metri quadrati) e la più avanzata a livello di tecnologia e automazione. Tutto il processo di crescita, dalla semina alla raccolta, è studiato per garantire una certezza assoluta sulla qualità e tracciabilità delle piante
- Sfera Agricola: Start-up milanese, che si dedica alla produzione di ortaggi. I cicli di coltivazione avvengono con mezzi di lotta biologica e con risparmi idrici fino al 90%. Al contest ha presentato la propria serra attiva in grado di adattare in tempo reale il suo clima per far sì che la crescita degli ortaggi avvenga sempre in condizioni ottimali, indipendentemente dalle condizioni metereologiche esterne
Per premiare le buone pratiche gli organizzatori hanno fatto riferimento alle innovazioni che le aziende hanno introdotto nei propri prodotti, nei processi interni, tecnologici o organizzativi, o nelle relazioni con i propri clienti, consumatori o interlocutori esterni, che le hanno più sostenibili dal punto di vista ambientale, economico o sociale.