“L’Expo di Dubai, che cade nell’ottobre del 2021, sarà il primo evento globale dopo la pandemia e la prima Esposizione Universale a tenersi in un Paese dell’area ME.NA.SA., Medio Oriente, Sud Est Asiatico e Africa del Nord, di importanza assolutamente decisiva per i temi ambientali e per la domanda di formazione. Già questi fattori fanno, da soli, di Expo Dubai un passaggio delicatissimo, importantissimo in chiave di sostenibilità”.
Con queste parole il Commissario per la partecipazione dell’Italia alla prossima Esposizione Internazionale, Paolo Glisenti, ha aperto il suo intervento al forum promosso dall’Agenzia Ansa, nell’ambito del progetto Ansa 2030, dal titolo “Lo sviluppo sostenibile, l’Italia e l’Agenda 2030” e al quale ha preso parte anche il Sindaco di Roma Virginia Raggi.

Glisenti ha ricordato come il claim di Expo Dubai sia “Connettere le menti per generare futuro” e questo rappresenti “un tema molto attuale, oggi più di prima, perché parla del valore della multidisciplinarità, della multisettorialità, della sostenibilità intergenerazionale. Perché tutti gli elementi connettivi e di relazione generano innovazione e quindi anche sostenibilità”.

L’attenzione si è poi spostata sul Padiglione Italia in costruzione sul sito di Expo, che il Commissario ha spiegato sarà “totalmente a economia circolare, sostenibile”, sottolineando come “ogni pezzo del Padiglione, dei suoi allestimenti e dei suoi impianti è fatto da aziende italiane per essere ricondotto all’origine della produzione, riutilizzato, compostato. Non ci sarà un solo elemento del Padiglione italiano che non verrà riciclato in termini positivi, di rigenerazione di produzione. Questo lavoro è stato pensato e progettato in termini di reale sostenibilità e innovazione: i nostri progettisti l’hanno ideato come modello rappresentativo della nuova urbanizzazione”