
Si chiama “Hope”, Speranza, la missione spaziale con cui gli Emirati Arabi Uniti hanno dato il via a una nuova stagione di spedizioni internazionali verso Marte: un altro esempio di come il Paese ospite della prossima Esposizione Universale ne declina il tema generale “Connettere le menti, creare il futuro”.
Nell’ottica di una “connettività” allargata e coerente con i sottotemi dell’Expo “Opportunità, Mobilità e Sostenibilità” si colloca infatti la sfida della missione verso il Pianeta Rosso, la prima del suo genere per un Paese arabo.
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La sonda della missione “Hope” è decollata dal centro spaziale Tanegashima, nel Sud del Giappone, alle 23:58 (ora italiana) del 19 luglio. Impiegherà cinque mesi per raggiungere Marte e resterà nella sua orbita due anni, acquisendo dati che permetteranno di analizzare la composizione dell’atmosfera del pianeta e, in particolare, di misurarne i livelli di ossigeno e idrogeno.
Nel programma di Expo Dubai, che ha celebrato l’evento con un video sui suoi canali social è prevista una settimana tematica dedicata all’aerospazio durante la quale verranno presentate anche alcune delle nuove informazioni acquisite dalla Hope.
Nei prossimi mesi sono previste altre missioni verso il pianeta rosso, una degli Stati Uniti e un’altra della Cina. Poi, nel settembre 2022 Exomars, la missione europea che è caratterizzata da una forte impronta italiana.
