L’Expo 2020 può costituire una importante occasione di verifica dei progressi sul percorso del dialogo interreligioso anche con riferimento agli aspetti della formazione e della comunicazione.
Pochi giorni dopo il primo anniversario del Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, il vaticanista RAI Stefano Girotti Zirotti spiega come l’Esposizione Universale al via il 20 ottobre a Dubai rappresenta il contesto ideale per un confronto ampio tra autorità e studiosi religiosi, politici e uomini di cultura sul sostegno che le grandi fedi monoteiste possono dare alla convivenza umana.
“È giunto il tempo in cui le religioni si spendano più attivamente, con coraggio e audacia, senza infingimenti, per aiutare la famiglia umana a maturare la capacità di riconciliazione”, si legge nel documento firmato il 4 febbraio 2019 nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi, da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahamed al-Tayyeb.
Girotti Zirotti è autore con Giancarlo Mazzucca di “Noi fratelli, il ponte ideale tra cristiani e musulmani” (Mondadori 2018), volume che ripercorre i momenti più fruttuosi ma anche difficili nella storia del dialogo tra cristiani e musulmani.
Grazie ad alcune importanti iniziative dentro il Padiglione Italia durante i sei mesi dell’Expo 2020 di Dubai il dialogo interreligioso sarà un capitolo chiave nell’opera di diplomazia culturale che il nostro Paese intende portare all’Esposizione Universale.
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